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2015-10-13 ‖ web

Corriere della Sera - Una stanza chiusa e un'ora per riuscire a scappare, altrimenti...

Prendete sei persone, chiudetele dentro a una stanza e date loro un’ora di tempo per risolvere una serie di enigmi e trovare le combinazioni per uscire: ce la faranno a scappare? No, non siamo sul set di un film, ma in quello di «Intrappola.to», uno dei giochi di fuga che stanno impazzando in città e mettendo alla prova tanti milanesi. «Solo il 2 per cento dei gruppi che giocano sono riusciti ad uscire da soli al primo tentativo», ci spiega Daniele Massano, 42 anni, di Torino, una delle «menti» che ha portato Intrappola.to qui in città la scorsa estate e ideato gli enigmi. I giochi di fuga sono molto popolari nell’Europa dell’Est e negli Stati Uniti, mentre in Italia hanno iniziato a diffondersi solo quest’anno diventando un fenomeno in crescita. Intrappola.to solo qui a Milano ha già fatto giocare circa 10 mila persone in pochi mesi e le richieste sono tantissime: il sabato sera, per esempio, ci sono prenotazioni fino alle 3 di notte. «Perché questo successo? Perché è un gioco che si fa dal vivo e attrae soprattutto la suspence, il non sapere cosa accade», continua Massano. «E poi piace alle persone di ogni età, ai bambini che vengono accompagnati da genitori e nonni, ma anche alle donne, che sono circa il 50 per cento dei clienti. Quasi tutti tornano per giocare ancora e alcuni organizzano qui anche feste di compleanno, di addio al nubilato e al celibato».