{ "@context": "http://schema.org", "@type": "Organization", "url": "https://intrappola.to", "logo": "https://intrappola.to/assets/img/intrappolato_quadrato.jpq" , "contactPoint": [ { "@type": "ContactPoint", "telephone": "+393347733737", "contactType": "customer service" } ] }

2015-11-14 ‖ web

Il Giornale - La stanza degli enigmi conquista 10mila milanesi

E' davvero confortante l'intuizione di Daniele Massano, il giornalista e pubblicitario torinese, che insieme a Stefano Gnec ha creato «Intrappola.To», un gioco che dal gennaio del 2015 ha coinvolto 47 mila persone, di cui 10 mila a Milano. Una stanza che riproduce una cantina polverosa, sfatta, e piena di cianfrusaglie, semibuia, inquietante. Quando vi si entra si ha un'ora di tempo per risolvere enigmi che permettono d'aprire la porta per liberarsi dalle ragnatele di quel luogo tetro di via Sammartini 37, questa la sede di Milano. «Ho trovato nel forziere del tesoro venti tappi di bottiglie. Vediamo se la mappa che hai in mano tu ci dice se mettendoli in un certo modo possiamo avere un codice?». Potrebbe essere una delle domande da rivolgere al vostro compagno di squadra se vi trovate nelle viscere di «Intrappola.To». Il gioco è nato a Torino in gennaio, ma si è già diffuso in sei città; ieri l'apertura a Cuneo. Neppure l'ideatore, il torinese Daniele Massano, insieme al coinventore Stefano Gnec, si aspettava un tale successo, ed è così in buona fede che il nome stesso del gioco lo ammette, in quanto quel «To» finale all'inizio stava per Torino. «Invece entro il 2016 saremo in venti città d'Italia, viste le richieste. Come ho fatto? Invece di lasciare le persone sul cellulare, le immetto nella realtà. Vengono nonni, mamme e bambini, amici, fidanzati, tante donne che danno l'addio al nubilato e la cosa magnifica è vedere come fac